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I principi internazionali di catalogazione e la musica:
evoluzione della normativa e progetti internazionali

Convegno nazionale: Roma, 28 ottobre 2004

 

 

 abstracts, testi, presentazioni

 
 
Indice

  • abstract del convegno
  • Mauro Guerrini, Presentazione generale
  • Massimo Gentili-TedeschiIl punto di vista dello specialista in musica
  • Cristina Magliano (ICCU), L’evoluzione dello standard Unimarc in musica
  • Alberto Petrucciani (Università di Pisa), La Commissione RICA e la musica
    Relazione
  • Malcom Jones (IAML- Chair working group on VIAF, London), Le specifiche musicali dell’authority file internazionale: il contributo della IAML al Virtual International Authority File (VIAF)
    Presentazione (formato pdf)
  • Agostina Zecca Laterza (Conservatorio di musica «G. Verdi», Milano), La tradizione italiana di soggettazione della letteratura musicale: dal soggettario italiano alle esperienze internazional
  • Patrizia Rebulla (Castalia musica), A.m.a.d.e.u.s. un progetto di authority file musicale
    Presentazione (formato PowerPoint)
  • Roger Press (Classical International), Extending cataloguing to electronic resources
    Presentazione (formato PowerPoint) – traduzione italiana (formato pdf)

 

Abstracts

abstract del convegno

Già negli anni ’50 i bibliotecari si erano dotati di una piattaforma internazionale per consentire l’accesso ai documenti musicali ovunque conservati nel mondo, affrontando problemi quali il multilinguismo e il coordinamento delle diverse tradizioni catalografiche in ambito internazionale.
      Quanto sino ad oggi attuato deve ora essere adeguato al rinnovamento dei principi catalografici, dei codici nazionali, delle norme e degli standard internazionali.
      Uno stretto dialogo tra bibliotecari generali e bibliotecari specializzati può garantire che l’evoluzione in atto salvaguardi e perfezioni l’accessibilità ai documenti musicali, sfruttando appieno le possibilità offerte dai cataloghi in linea.

 

 

Mauro Guerrini, Presentazione generale

Nell’introdurre i lavori della giornata Mauro Guerrini ha posto l’accento sui temi aperti che coinvolgono la musica.
      FRBR. Il contributo degli specialisti in musica può essere di particolare interesse nella revisione del concetto di Espressione, avviata nel relativo Working Group del’IFLA. FRBR fa ampio uso di esempi musicali, ma sono tutti convincenti? Ovvero è convincente il concetto di espressione in rapporto al concetto di opera considerata un’entità più astratta e al concetto di manifestazione considerata un’entità più concreta?
      Standard ISBD (PM). L’ISBD Review Group dell’IFLA avvierà dal 2005 la revisione dello standard, facendo riferimento alla recente revisione di ISBD(M) e ISBD(G), che introduce alcune modifiche nell’ottica di accogliere l’analisi e, parzialmente, la terminologia di FRBR; in particolare, aumenterà, presumibilmente, il numero degli elementi della descrizione opzionali.
      E’ auspicale che in tale occasione sia rivista l’area specifica della musica a stampa (area 3), anche alla luce degli esiti della revisione di ISBD (ER). L’area 3 è un’area ambigua perché non presenta elementi desunti dal documento, bensì elementi “creati” dal catalogatore, quindi non oggettivi; inoltre molti ne mettono in dubbio l’utilità, in presenza di una Designazione generica del materiale rivista e più puntuale.
      Sarebbe opportuno, infine, che la nuova edizione internazionale dello standard offrisse un maggior numero di esempi di descrizioni di documenti in lingua italiana, presenti in misura insufficiente nelle due edizioni precedenti.
      Progetto Nuovo soggettario italiano. E’ auspicabile una maggiore partecipazione di specialisti con buona formazione musicale per garantire un migliore trattamento dei termini riguardanti la musica all’interno del thesauro generale di cui si è appena avviata la prima fase di realizzazione.
      Titoli uniformi si sottolinea la necessità di definire in modo univoco la struttura dei titoli convenzionali musicali, in modo da rendere possibile un trattamento uniforme nelle diverse lingue. A questo scopo auspica anche la partecipazione al progetto VIAF, Virtual International Authority File, volto a definire la forma degli accessi per nomi e titoli (cfr. la 
relazione di Malcom Jones).
      Guerrini ha analizzato sinteticamente la normativa a livello internazionale, con particolare riferimento alle AACR2, AFNOR e RAK-Musik. Da questa analisi è emersa la distanza tra le diverse tradizioni catalografiche nazionali. Ad esempio, nella tradizione tedesca la cantata Nr. 71 Gott ist mein König di Johann Sebastian Bach ha come titolo uniforme [Kantaten, BWV 71], mentre nella tradizione angloamericana il titolo uniforme è [Gott ist mein König]. Per quanto riguarda la tradizione italiana è necessario definire all’interno della normativa il titolo uniforme, distinguendolo dal titolo convenzionale utilizzato nella base dati Musica di SBN nella quale sono confluiti in passato tanto il titolo uniforme quanto i campi strutturati per l’accesso ai documenti (strumenti, organico, forma musicale). Si tratterà, ad esempio, di identificare l’organico della composizione da indicare nel titolo uniforme, distinguendolo dai quattro campi di accesso strutturati utilizzati nella base dati SBN (organico sintetico e analitico della composizione; organico sintetico e analitico dell’elaborazione). Sono oggetto di discussione anche i problemi inerenti la punteggiatura.
 

Massimo Gentili-TedeschiIl punto di vista dello specialista in musica

L’intervento ha ricordato le attività che vedono impegnati oggi i bibliotecari musicali italiani a livello nazionale e internazionale.
      La revisione della normativa italiana da parte del gruppo di lavoro IAML-Italia, incaricato dall’ICCU di mettere a punto una proposta di lavoro e coordinato da Fiorella Pomponi, procede sia come revisione del codice RICA sia come definizione delle specifiche necessarie per la catalogazione dei materiali speciali musicali in SBN (musica a stampa, manoscritti musicali, documenti sonori e libretti, non propriamente materiale speciale). Aggiornamenti sull’avanzamento dei lavori sono pubblicati sul sito dell’associazione.
      Se la discussione teorica su FBRB in ambito musicale non ha ancora trovato una sede ben definita, diversi sono invece gli obiettivi raggiunti o ai quali si tende nell’ambito degli standard. L’esperienza italiana della base dati Musica di SBN è stato il punto di partenza da cui è scaturito l’impegno per l’evoluzione del formato Unimarc per la musica a livello internazionale (si veda la successiva 
relazione di Cristina Magliano).
      La discussione sulla revisione di ISBD (PM), appena avviatasi in ambito IAML all’interno del corrispondente gruppo di lavoro riunitosi per la prima volta al convegno di Oslo, ha consentito di inviare all’IFLA a settembre 2004 le prime osservazioni in merito. Di fatto l’ambito della revisione risulta al momento ridotto al solo adeguamento per includere la terminologia di FBRB. Grazie anche al contributo attento dei bibliotecari italiani sono stati subito messi in luce e chiariti alcuni equivoci contenuti nella prima proposta inviata dal gruppo di revisione ISBD dell’IFLA alla IAML.
      Sempre ad Oslo si sono avviati i lavori del gruppo IAML su VIAF, in cui i bibliotecari italiani potranno contribuire basandosi sull’esperienza di approfondita analisi dei titoli uniformi e dei campi di ricerca musicali, oggi sedimentata nella proposta di revisione della normativa sul titolo uniforme sottoposta alla Commissione RICA in ottobre 2004 ed ora al vaglio della Commissione.
 

Cristina MaglianoL’evoluzione dello standard UNIMARC in musica

Il gruppo di lavoro italiano sulle specifiche musicali del formato Unimarc (Gruppo Unimarc Italiano Musica, GUIM) sta completando il proprio lavoro. Le proposte formulate in ambito italiano sono state presentate al Permanent Unimarc Committee (PUC) dell’IFLA, commentate e in buona parte accolte. La pubblicazione del nuovo formato è prevista per la primavera 2005. La presentazione descrive nel dettaglio gli stadi di avanzamento dei lavori del gruppo e le proposte presentate. Nell’ambito della definizione del formato è emersa anche l’interesse dell’IFLA per la definizione di un modello di autorità per la citazione del luogo e della data di rappresentazione di uno spettacolo, che troverà regolamentazione all’interno del Functional Requirements and Numbering of Authority Records (FRANAR). Il gruppo italiano è stato incaricato di presentare una proposta in tal senso.
Presentazione
 

Alberto PetruccianiLa commissione RICA e la musica

L’intervento affronta il rapporto tra normativa e generale e normativa inerente i materiali speciali dal punto di vista teorico, sottolineando come sia necessario definire un modello che risolva le complessità tipiche dei materiali speciali in maniera congruente rispetto alla normativa generale: “La capacità di risolvere situazioni complesse può essere verificata anche nella misura in cui le soluzioni ideate sono in grado di risolvere casi più semplici.”
      Si mette quindi in luce come la rigidità del modello FRBR risulti insufficiente a rappresentare la complessità del reale soprattutto, ma non solo, nel caso dei materiali musicali. Si raccolgono infine in cinque punti alcune osservazioni relative al rapporto forma/contenuto, agli obiettivi del record catalografico e all’adeguamento del modello FRBR, da tenere presenti nell’arricchire il modello teorico esistente per includere i materiali musicali.
Relazione
 

Malcom JonesLe specifiche dell’autority file internazionale: il contributo della IAML al Virtual International Antority file (VIAF)

Il Working Group della IAML su VIAF ha definito i propri obiettivi al convengo di Oslo (agosto 2004) in quattro punti: 1) Redigere una bibliografia degli standard catalografici esistenti. 2) Analizzare gli standard in vista di una mappatura delle intestazioni create per una stessa entità. 3) Redigere un thesaurus multilingue dei termini musicali utilizzati in ambito catalografico. 4) Operare per istituire un legame ufficiale con il Gruppo di lavoro responsabile di VIAF.
      La presentazione illustra gli obiettivi generali e la metodologia di lavoro di VIAF, il cui primo obiettivo è la creazione di un authority file virtuale dei nomi che combini gli authority files della Library of Congress e della Deutsche Bibliothek. Passa quindi ad illustrare le problematiche di fondo poste dai documenti musicali in relazione ai nomi ed ai titoli, riferendosi per questi ultimi soprattutto a) alla molteplicità delle edizioni / delle versioni esisti di un’opera, esemplificando con il caso di una cantata di Bach di cui esistono, oltre all’originale disponibile in diversi formati, 24 versioni differenti a loro volta pubblicate in una molteplicità di edizioni; b) agli estratti; c) ai titoli uniformi, dei quali si descrive la tipologia secondo la tradizione anglosassone (titoli uniformi convenzionali, distintivi, collettivi).
      Infine si ricordano i principali contributi scientifici che hanno analizzato il tema delle relazioni bibliografiche in musica e si riporta l’elenco dei codici oggetto di confronto da parte del gruppo IME ICC (Francoforte, 2003) che il Working Group su VIAF della IAML analizzerà nello specifico dei temi inerenti la musica.
Presentazione
 

Agostina Zecca LaterzaLa tradizione italiana di soggettazione in ambito musicale: dal Soggettario italiano alle esperienze internazionali

Per mancanza di tempo l’intervento è stato incluso nei saluti iniziali del presidente IAML-Italia, che ha auspicato la creazione di un gruppo di lavoro sui soggetti musicali che possa affiancare i gruppi di lavoro esistenti sulla catalogazione musicale. Gli obiettivi generali per il gruppo di lavoro sono stati indicati come: a) il raccogliere le esperienze passate in ambito italiano sui soggetti di argomento musicale; b) il raccordarsi all’esperienza esistente in campo internazionale sul thesaurus in ambito musicale; c) il garantire un contatto costante con la discussione sui soggetti n ambito generale. L’invito ai bibliotecari musicali interessati è di mettersi in contatto con l’associazione IAML-Italia per segnalare la propria disponibilità.
 

Patrizia RebullaA.m.a.d.e.u.s., un progetti di authority file musicale

L’identificazione di una composizione musicale è resa complessa dall’internazionalità del repertorio e dall’indeterminatezza di molti titoli di composizioni strumentali, cui si fa solitamente fronte con un uso esteso del titolo uniforme.
      Il progetto A.m.a.d.e.u.s., sostenuto da un Consorzio no-profit in via di costituzione, nasce dall’esigenza di offrire agli utenti dell’industria discografica un accesso univoco e identificativo alla composizione musicale ed alle sue parti, a prescindere dalla forma e dalla collocazione fisica della fonte.
      La soluzione proposta è la creazione di un codice alfanumerico che pone in relazione il singolo autore con ciascuna sua composizione definita attraverso la numerazione dell’intero opus da lui prodotto, utilizzando, finché possibile, la numerazione esistente dei cataloghi tematici.
      L’univocità di tale codice e la sua indipendenza dal fattore linguistico consentono l’unificazione dei titoli uniformi esistenti nelle diverse lingue sotto un unico accesso.
Presentazione
 

Roger Press (Classical InternationalE.S. Burioni), Extending cataloguing to electronic resources

La relazione, che fa parte dei cinque seminari organizzati da E.S. Burioni a Bibliocom 2004, ha presentato Classical Music Library che mette oggi a disposizione delle biblioteche via Internet files audio di musica classica in esecuzioni differenti, registrate da etichette discografiche diverse, alcune note altre meno. I metadati che sottostanno al sistema di gestione dei files consente un utilizzo personalizzato degli ascolti che facilita in modi diversi e mirati, tanto l’organizzazione didattica di una lezione, quanto gli ascolti del singolo utente. L’ascolto on demand in abbonamento via Internet si propone quindi alle biblioteche come un modo alternativo o complementare di operare rispetto alla pratica usuale di ampliamento delle raccolte audio tramite l’acquisto dei documenti sonori. La sua adozione implica uno spostamento dell’attenzione del bibliotecario dalla gestione interna del materiale al servizio per l’utente.
Presentazione – Traduzione italiana

© IAML Italia – 2004
ultimo aggiornamento: 8 novembre 2004

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