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L'incontro sul diritto d'autore nella biblioteca musicale promosso dalla IAML Italia a Reggio Emilia l'11 giugno 2002 ha reso pubblico il profondo disagio presente nel settore musicale a causa della discriminazione riservata dall'attuale legislazione sul diritto d'autore alla musica a stampa, nel momento in cui si escludono "spartiti e partiture musicali" dall'attività di prestito delle biblioteche.

Tale discriminazione si ripercuote negativamente sul diritto allo studio della musica, sulla diffusione delle opere di autori contemporanei, sulle attività musicali in genere riguardanti tanto il repertorio musicale contemporaneo quanto quello classico in revisioni moderne, repertori che rappresentano un mercato limitato che dovrebbe essere incentivato e non depresso da norme eccessivamente restrittive.

Sono stati individuati i seguenti effetti negativi derivanti dall'applicazione della normativa vigente:

  • la discriminazione verso la cultura musicale in generale;
  • la discriminazione attuata nei confronti di chi studia musica rispetto a coloro che si dedicano alle altre discipline e che si estende dagli anni di studio alla formazione continua del musicista;
  • le ripercussioni negative sull'attività musicale che viene inspiegabilmente penalizzata in favore dell'ascolto della musica registrata. Si precisa che, a differenza della musica a stampa, i compact disc possono essere dati in prestito dalle biblioteche una volta trascorsi 18 mesi dalla loro introduzione in commercio;
  • il danno provocato dalla minore circolazione della musica a tutte le professioni coinvolte, e in particolare:
    1. agli autori contemporanei, per i quali una scarsa circolazione delle proprie musiche significa minori possibilità di esecuzione e quindi minori introiti garantiti dal diritto d'autore stesso;
    2. ai musicisti, costretti a rivolgersi anche per studio personale alle opere di pubblico dominio, cioè all'editoria obsoleta, disincentivando la conoscenza dei testi prodotti dall'editoria corrente e interrompendo così il ciclo vitale 'studio musicologico/pubblicazione/esecuzione' su cui si basa lo sviluppo della cultura musicale;
    3. ai revisori ed ai curatori delle edizioni critiche, che non vedono studiata e diffusa la loro produzione;
    4. alle biblioteche, la cui attività istituzionale viene limitata, per non essere assimilata alla "pirateria" e scadere nell'illegalità;
    5. agli editori, in quanto la minore conoscenza della musica e del loro operato è causa di mancati guadagni sulle esecuzioni, che costituiscono un introito maggiore, rispetto alle vendite
    6. al pubblico che, in assenza di una sufficiente diffusione della musica e di un costante incentivo al suo studio da parte degli esecutori, vede restringersi il repertorio delle opere presentate in concerto.

Si è rilevato inoltre come l'esclusione della musica dal prestito sia inattuale. Tale esclusione, introdotta dalla legislazione nel 1994 (DL. 685/1944, art. 5) in assenza di regolamentazione della fotoriproduzione dei testi tutelati, è oggi di fatto superata dalla regolamentazione del settore (L. 248/2000 art. 2).

Alle luce delle considerazioni di cui sopra, si invitano compositori, musicisti, curatori di edizioni critiche, bibliotecari, editori musicali a manifestare il proprio disagio, aderendo alle iniziative proposte dalla IAML-Italia che verranno portate ad un tavolo di trattativa tra le parti.

 



Raccolta di liberatorie degli autori per consentire il prestito delle proprie opere conservate nelle biblioteche italiane

in collaborazione con Archivi della Musica Italiana Contemporanea (AMIC) del Cidim

Si invitano compositori e curatori di edizioni critiche a sottoscrivere liberatoria che consenta alle biblioteche il prestito delle proprie opere e/o delle proprie edizioni secondo il seguente testo, che riprende quello rilasciato già nell'aprile 1999 da alcuni compositori alla biblioteca del Conservatorio «G. Verdi» di Milano.

La raccolta è rivolta a compositori, curatori di edizioni critiche, arrangiatori, revisori, curatori di adattamenti, etc., che, a prescindere dalla nazionalità, pubblichino o abbiano pubblicato musica a stampa presso editori italiani e stranieri e che vogliano consentire la circolazione in Italia delle proprie opere possedute dalle biblioteche, anche tramite il servizio di prestito.

I risultati della raccolta saranno messi a disposizione come strumento di lavoro per tutte le biblioteche tramite la pubblicazione sul sito della IAML-Italia.

La liberatoria può essere sottoscritta secondo le seguenti modalità:

  1. presso la biblioteca musicale o generale abitualmente frequentata; sarà cura della biblioteca raccogliere le liberatorie e inviarne copia alla IAML-Italia
  2. stampando il testo qui allegato, firmandolo e inviandolo per posta a:
    Gruppo diritto d'autore della IAML-Italia
    att. Federica Riva
    c/o Museo del Conservatorio «A. Boito»
    via Conservatorio 27/a - 43100 - PARMA
  3. inserendo il testo seguente in un messaggio e-mail, sottoscrivendolo e inviandolo all'indirizzo:
    museoconservatorio@provincia.parma.it

La raccolta delle firme reali è preferita.

 

Testo per l'adesione individuale (scarica qui il file per la stampa: RTF / PDF)

Ai bibliotecari
Ai direttori delle biblioteche in Italia
e p.c. Alla IAML Italia

 

Il sottoscritto [nome, cognome, qualifica (compositore, curatore di edizioni, etc.)], nella convinzione che l'esclusione delle edizioni musicali dal servizio di prestito delle biblioteche sia controproducente ai fini dello sviluppo della cultura e della civiltà musicale, e in particolare della diffusione della musica contemporanea, autorizza le biblioteche italiane al prestito della propria produzione a stampa presso di esse conservata.

Luogo, data

Firma

Testo per l'adesione collettiva (scarica qui il file per la stampa: RTF / PDF)

Ai bibliotecari
Ai direttori delle biblioteche in Italia
e p.c. Alla IAML Italia

 

I firmatari di questa lettera, nella convinzione che l'esclusione delle edizioni musicali dal servizio di prestito delle biblioteche sia controproducente ai fini dello sviluppo della cultura e della civiltà musicale, e in particolare della diffusione della musica contemporanea, autorizzano le biblioteche italiane al prestito delle propria produzione a stampa presso di esse conservata.

Luogo, data,

Nomi e Cognomi, qualifiche (compositore, curatore di edizioni, etc.) / Firme


Adesioni registrate al 03.10.2002


ultimo aggiornamento 15.02.2006