Musica in biblioteca: catalogazione e accesso ai documenti musicali delle biblioteche siciliane

Corso di aggiornamento: Palermo, 14-15 dicembre 2010

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Indice

  • il corso: destinatari, motivazioni, obiettivi, programma, modalità di partecipazione e attestati
  • locandina
  • report finale
     
  • Consuelo Giglio, L'accesso alle fonti musicali in Sicilia: un percorso da intraprendere
    Abstract
  • Federica RivaI censimenti dei fondi musicali in Italia e l'evoluzione dei progetti musicali in SBN
    Abstract - Presenze siciliane nei cataloghi collettivi SBN e RISM (1990-2010) - Dal catalogo cartaceo al catalogo elettronico: trattamento dei documenti musicali in Italia
  • Marco GozziI manoscritti liturgico-musicali: due progetti di digitalizzazione e il riconoscimento delle loro tipologie
    Abstract
  • Tavola rotonda: La valorizzazione dei fondi musicali in Sicilia, interventi di Claudia Oliva,  Vincenza Zacco, Dario Lo Cicero, Maria Antonella Balsano, Vincenzo Fugaldi; coordina: Federica Riva
    Abstract
  • Tiziana GrandeIl trattamento catalografico specializzato dei libretti per musica nel progetto speciale per la biblioteca del Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli
    Abstract
  • Federica Riva, I servizi di prestito e di riproduzione dei documenti musicali
    Abstract

    Paola Brocero
    , Un'esperienza di catalogazione partecipata: la musica nel Catalogo Bibliografico Trentino

    Abstract - Prima parte [ppt] – Seconda parte [ppt]
  • Consuelo Giglio, Le norme di catalogazione della musica a stampa e delle registrazioni sonore
    Abstract - Bibliografia
  • Consuelo Giglio, Introduzione alla catalogazione della musica a stampa in ambiente SBN (sw Sebina)
    Abstract


Abstracts



Consuelo Giglio (Conservatorio di musica «A. Scontrino», Trapani; AIB-Sicilia, membro del Comitato esecutivo regionale)
L'accesso alle fonti musicali in Sicilia: un percorso da intraprendere

Progetti di catalogazione e digitalizzazione ben mirati e finanziati - come quello svoltosi dal 2001 al Conservatorio di musica “S. Pietro a Majella” di Napoli - consentono di divulgare in rete una quantità di immagini di manoscritti, di libretti e di antiche stampe musicali. Il ricchissimo patrimonio musicale siciliano, sedimentatosi nell’isola grazie all’intensa vita musicale locale dei secoli passati, è invece poco conosciuto. Statistiche e censimenti pubblicati in materia fanno emergere un quadro estremamente frammentario e lacunoso, mentre i fondi musicali siciliani sono quasi del tutto assenti anche in SBN. Qualche esempio: i libretti per musica di rappresentazioni avvenute a Palermo, e dunque chiaramente prodotti in Sicilia, ricercati in SBN (con termine di ricerca ‘Palermo’ nel campo ‘rappresentazione’ della maschera di ricerca Musica e filtro ‘libretto a stampa’) costituiscono un gruppo di 70 notizie di cui solo 3 localizzate a Palermo, 54 al Conservatorio di musica napoletano e le restanti in altre 5 biblioteche italiane. Una catalogazione sistematica dei libretti conservati in Sicilia potrà apportare quindi al sistema non solo nuove localizzazioni ma anche molte nuove notizie.
Una ricerca condotta in SBN utilizzando il codice di biblioteca nel campo segnatura conferma la quasi totale assenza di notizie anche di manoscritti musicali e di edizioni a stampa (queste ultime rintracciabili solo nella versione beta del nuovo Opac SBN, rilasciata a fine 2010). Scarsissime sono le notizie di manoscritti musicali presenti nell’Opac del RISM, serie A/II, mentre poche altre sono censite dal catalogo nazionale italiano dei manoscritti musicali dell’URFM, che resta l’unico catalogo collettivo a segnalare documenti di straordinaria importanza, come l’autografo de I Puritani di Vincenzo Bellini, conservato alla Biblioteca Comunale di Palermo.
Ricerche comparative sui censimenti di manoscritti musicali italiani testimoniano che i dati sono rimasti invariati negli anni (Parmeggaini /Keil, 1996; Riva, 2001, 2010).
Si auspica che anche in Sicilia si sviluppino progetti sistematici di catalogazione e di digitalizzazione dei più rilevanti fondi musicali; progetti che, puntando all’eccellenza come nel caso del progetto napoletano, abbiano per scopo il superamento di un ritardo decennale.

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Federica Riva (Conservatorio di musica «L. Cherubini», Firenze; IAML-Italia, presidente)
I censimenti dei fondi musicali in Italia e l'evoluzione dei progetti musicali in SBN


Nei cataloghi collettivi nazionali (SBN) e internazionali (RISM), i manoscritti e le edizioni musicali conservati nelle biblioteche siciliane sono assai scarsamente segnalati. Apparentemente il numero delle segnalazioni non è aumentato nel periodo 1996-2010. I cataloghi di fondi musicali, editi a stampa da singoli studiosi, rischiano di non avere un peso concreto sulla ricerca se i loro dati non saranno riversati nei cataloghi collettivi consultabili online. Un progetto di riversamento dei dati bibliografici dovrebbe partire dal reperimento della bibliografia a stampa, completando il quadro delle informazioni note sulle fonti musicali conservate in Sicilia. Questo scopo può essere raggiunto da un centro di ricerca regionale specializzato, che affianchi le biblioteche siciliane attive in SBN nel recupero dei propri dati e dei propri fondi musicali.

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Marco Gozzi (Università degli studi di Trento)
I manoscritti liturgico-musicali: due progetti di digitalizzazione e il riconoscimento delle loro tipologie
 
La relazione aggiorna la presentazione letta alla conferenza internazionale IAML Napoli 2008.
I sette codici musicali trentini del Quattrocento - conservati a Trento al Museo Provinciale d’Arte, Castello del Buonconsiglio (codici Tr 87-Tr 92) e all’Archivio diocesano (il codice Tr 93) - sono la più vasta collezione esistente di composizioni musicali polifoniche del XV secolo, prevalentemente su testo sacro. Il progetto digitale I sette codici musicali trentini del Quattrocento dota le riproduzioni digitali dei codici (6000 immagini) di un importante apparato scientifico, incluse 1836 schede sulle singole composizioni, una ventina di esempi eseguiti dall’ensemble Il Virtuoso ritrovo con trascrizione in edizione moderna. Completano gli apparati bibliografia e discografia generale sui codici, nonché l’elenco delle esposizioni e dei convegni internazionali ad essi dedicati (1985-2004). I codici possono essere sfogliati o si può accedere alla singola composizione grazie ad un accurato database ricercabile. Enti promotori e collaboratori al progetto: Soprintendenza per i Beni librari e archivistici della Provincia di Trento, Società Filarmonica di Trento, Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali del Ministero per i Beni e le Attività culturali. Direttore scientifico: Marco Gozzi, docente di Storia della Musica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento (Dipartimento di Filosofia, Storia e Beni Culturali). Il progetto è parte integrante della Biblioteca Digitale Italiana.
raphael [Rhythmic And Proportional Hidden or Actual ELements in Plainchant (1350-1750)] è un progetto dedicato al canto cristiano liturgico italiano e al canto fratto, che include il censimento e la riproduzione dei Kyriali italiani, in manoscritto ed edizioni a stampa. I kyriali tramandano i canti dell’ordinario della messa, un repertorio studiato dai gregorianisti e dagli studiosi di polifonia sacra dal 14. al 17. secolo. Sul sito sono riprodotti in formato digitale estratti da 19 graduali a stampa e da 16 kyriali manoscritti conservati alla Biblioteca Laurence Feininger, Trento, corredati di schede descrittive, trascrizione in notazione moderna, esecuzioni musicali di singole composizioni (Credo, Inni, Sequenze ed Ordinarium Missae) realizzate dal Gruppo Vocale Laurence Feininger di Trento. Nell’insieme il censimento ha riguardato decine biblioteche italiane individuando per il momento quasi duecento codici liturgico-musicali. A Palermo ha collaborato al progetto Elena Oliva, censendo i codici presenti nelle biblioteche: Biblioteca ed Archivio storico diocesano. Curia arcivescovile, Biblioteca centrale della regione Siciliana, Biblioteca Francescana, Abbazia benedettina di San Martino delle scale). Ulteriori notizie siciliane sono pervenute dalla Biblioteca della Galleria regionale di Palazzo Bellomo di Siracusa. Un elenco dettagliato dei codici censiti si trova nel volume Marco Gozzi, Cantus fractus italiano: un’antologia (Hildesheim, Olms, pubblicazione prevista per il 2011).
Enti promotori e collaboratori del progetto Raphael: Ministero dell’Università (cofinanziatore 2002-2006), Università degli studi di Lecce, Padova, Pavia e Parma, la Fondazione Guido d'Arezzo. Coordinatore nazionale: Marco Gozzi (per contatti).

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Tiziana Grande (Conservatorio di musica «D. Cimarosa», Avellino; bibliotecario assegnato al progetto speciale per la biblioteca del Conservatorio di musica S. Pietro a Majella di Napoli)
Il trattamento catalografico specializzato dei libretti per musica nel progetto speciale per la biblioteca del Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli

Nel 1801 la biblioteca del Conservatorio di musica ‘San Pietro a Majella’ comprendeva 400 volumi, oggi il posseduto è stimato in circa 400.000 unità bibliografiche. Nel periodo 2001-2012 sono stati realizzati nella Biblioteca del Conservatorio dodici progetti di catalogazione e digitalizzazione, su finanziamenti provenienti da enti pubblici e privati, grazie alla presenza di due bibliotecari aggiunti all’organico della biblioteca (distaccati da altre sedi), che hanno coordinato l’operato di catalogatori esterni a contratto e della ditta di digitalizzazione. Ad oggi è stata completata la catalogazione dei manoscritti musicali e dei 10.000 libretti presenti in biblioteca, ed è stata catalogata parte delle edizioni di musica a stampa, stimate in circa 250.000. In totale sono state inserite in SBN circa 100.000 notizie. Momenti di visibilità del progetto di riordino e di catalogazione sono stati la realizzazione del convegno internazionale IAML (2008) e l’aver ottenuto la qualifica di progetto di eccellenza dallo Stato italiano nel 2009. Nonostante i risultati raggiunti, la Direzione Generale per l’Alta Formazione Artistica e Musicale del Ministero dell’Università nell’A.A. 2010-2011 ha disposto il rientro in sede dei due bibliotecari distaccati, ponendo fine all’operazione straordinaria di riordino e catalogazione della biblioteca, il cui organico si compone oggi di un bibliotecario e di due unità di personale coadiutore.
La catalogazione dei libretti. I libretti costituiscono per il bibliotecario generale un ottimo approccio ai documenti musicali, in quanto si tratta a tutti gli effetti di testi a stampa, dal punto di vista bibliografico, ricchi di informazioni sullo spettacolo musicale.
A conclusione dell’esperienza di catalogazione fatta sui libretti napoletani si suggeriscono alcune norme di comportamento nell’ambito della catalogazione partecipata in SBN. 1. La verifica iniziale - se il libretto da catalogare sia già presente in Indice - deve utilizzare diverse metodologie di ricerca per individuare l’eventuale record esistente (BID). 2. La possibilità di correggere i record è strettamente collegata alla disponibilità effettiva degli strumenti bibliografici necessari alla correzione, non sempre disponibili. 3 Piuttosto che creare un nuovo record, è meglio aggiungere la propria localizzazione ad un record anche se non privo di errori che non si riesce a correggere; 4. La correzione sistematica dei record richiede un progetto speciale e non dovrebbe incidere sui tempi della catalogazione ordinaria.
Duplicazioni. Attualmente si trovano spesso in SBN più notizie relative allo stesso libretto. Negli anni passati i libretti sono stati infatti catalogati in più sedi contemporaneamente con la procedura off-line SBN-Musica, senza quindi gli ausili e le possibilità di verifica della catalogazione partecipata, né era a disposizione una normativa di riferimento, pubblicata nel 2009 con le Regole italiane di catalogazione (REICAT. Si veda Par. 11.13, Opere funzionali o connesse alla realizzazione o all’impiego di altre opere). Agli errori individuali si sono successivamente aggiunte le incertezze connesse ai riversamenti dai dischetti alla Base dati Musica e quindi la fusione della Base dati Musica nel primo Indice di SBN.
Argomenti affrontati nel corso della lezione: Natura bibliografica del libretto per musica. Rapporto tra opera letteraria e opera musicale. Intestazione e responsabilità in un libretto. Descrizione: Analisi delle Aree ISBD. I legami: autore-titolo; titolo-titolo. Il titolo di raggruppamento. I balli. Caratteristiche della bibliografia di riferimento. Norme di comportamento nella valutazione dei record esistenti. Le modalità di ricerca di un titolo. Ricerca dei BID provenienti dalla Base dati Musica (DE/DM) e loro conversione nei BID dell’Indice (MUS). Esempi di inserimento di una notizia.
I programmi di sala non si considerano materiale musicale e quindi sono trattati come testi (cfr. Note introduttive. Oggetto in Guida alla catalogazione in SBN: Musica a stampa, libretti a stampa, registrazioni sonore musicali, Roma, ICCU, in corso di stampa).

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Federica Riva
I servizi di prestito e di riproduzione dei documenti musicali.

L’attuale legge italiana Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio art.  65- 71 decies (Legge 22 aprile 1941 n. 633, G.U. n.166 del 16 luglio 1941), nel testo consolidato al 9 febbraio 2008, prevede norme specifiche per la riproduzione e il prestito nelle biblioteche all’interno della sezione Capo V. Eccezioni e limitazioni. Sezione I - Reprografia ed altre eccezioni e limitazioni (In particolare l’art. 68 e l’art. 69 prevedono che la musica a stampa protetta possa essere rispettivamente riprodotta o prestata solo in presenza di autorizzazione da parte del detentore del diritto, creando quindi per la musica a stampa un vincolo maggiore rispetto ai libri protetti, per i quali è consentito il prestito e la riproduzione fino al 15% di ciascun volume. La legge quindi non ha, e non potrebbe avere, alcun effetto sui servizi di biblioteca per quanto riguarda ogni tipo di documento in pubblico dominio. Tuttora privo di un chiaro riferimento legale è invece il cosiddetto ’diritto dell’editore’, normativa non riconducibile al diritto d’autore e pertanto applicabile in ambito commerciale ma non a quello dei servizi bibliotecari, che non costituiscono commercio.
Ulteriori limitazioni ai servizi di riproduzione e prestito possono derivare da norme interne della biblioteca a scopo di conservazione. Con l’avanzare della digitalizzazione, però, il documento originale inaccessibile al prestito per motivi di conservazione, viene nuovamente messo a disposizione del pubblico tramite la sua copia digitale, spesso disponibile online. Nel corso della lezione vengono illustrati, libro alla mano, alcuni casi tipici della musica a stampa protetta e non protetta: la musica di autore vivente o di autore morto da più di 70 anni, l’opera scritta da più autori, l’edizione critica protetta o in pubblico dominio, la revisione o trascrizione, la ristampa recente con testo non modificato, la ristampa recente con testo modificato.
L’attività di studio dei temi connessi all’applicazione del diritto d’autore svolta dalla IAML-Italia è pubblicata sul sito alla pagina del Gruppo di lavoro sul diritto d’autore. Il Copyirght Commitee della IAML nel periodo 2004-2008 ha raccolto informazioni sull’applicazione del diritto d’autore nelle biblioteche musicali in 16 nazioni europee ed extraeuropee. I risultati dell’indagine si possono leggere, suddivisi per nazione, alla voce Copyright survey.

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Paola Brocero (ART omnia, Trento; AIB- sezione Trentino-Alto Adige, presidente)
Un'esperienza di catalogazione partecipata: la musica nel Catalogo Bibliografico Trentino.

La prima parte della relazione illustra l’evoluzione del Sistema bibliotecario della Provincia di Trento (SBT) e del Catalogo Bibliografico Trentino (CBT), le attività da essi svolte, l’organizzazione del sistema. Dal 2002 il CBT utilizza come supporto informativo gestionale Amicus. Nella seconda parte si illustrano le biblioteche musicali del territorio ed alcune scelte catalografiche sui documenti musicali adottate dal catalogo.

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Consuelo Giglio
Le norme di catalogazione della musica a stampa e delle registrazioni sonore

Argomenti della lezione: Struttura della rete SBN. Normativa di riferimento per la catalogazione della musica a stampa. Evoluzione dello standard ISBD. Prospetto sintetico di ISBD (PM). Caratteristiche bibliografiche della musica a stampa. Le specifiche musicali nello schema ISBD. La catalogazione della musica a stampa in SBN. Qualificazioni bibliografiche e codici. La descrizione bibliografica: La fonte prescritta delle informazioni. Analisi delle singole aree: Area 1 (Titolo e indicazione di responsabilità): titolo generico, titolo significativo. Esempi. Titolo comune e titolo dipendente. Complementi del titolo. Indicazione dei responsabilità. Area 2 (Area dell’edizione). Area 3 (Area della presentazione musicale). Area 4 (della pubblicazione): la datazione della musica. Area 5 (Descrizione fisica), peculiarità della musica. I legami con gli autori. I legami con i titoli. La catalogazione a più livelli.

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Consuelo Giglio
Introduzione alla catalogazione della musica a stampa in ambiente SBN (applicativo Sebina)

I fondamenti della catalogazione musicale, secondo l’abstract precedente, nella loro applicazione pratica con documenti alla mano, scelti come esempi particolarmente significativi in relazione alle diverse specificità e problematiche, e inserimento di notizie nel software Sebina.

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Sintesi degli interventi della tavola rotonda La valorizzazione dei fondi musicali in Sicilia

Le fonti musicali siciliane sono poco presenti nei censimenti e nei cataloghi collettivi nazionali e internazionali, malgrado la loro ricchezza, attestata anche dalla Guida alle biblioteche e agli archivi musicali italiani (Cabimus). Il corso e la tavola rotonda intendono fare il punto su una situazione oggi in possibile evoluzione.

Rosalba Guarnieri (Biblioteca comunale): la Biblioteca Comunale ha partecipato al progetto di censimento dei Kyriali di canto fratto Raphael (laddove i codici liturgici della Biblioteca centrale della Regione siciliana sono stati catalogati nel progetto Manus, responsabile Giusy Singara).  Grazie un progetto speciale, la biblioteca da qualche anno ha identificato il proprio posseduto di libretti per musica.
La catalogazione della musica in SBN sta iniziando a partire dalla sezione multimediale della Biblioteca comunale, la Mediateca di palazzo Ziino aperta nel 2000, ha ricevuto la documentazione acquistata dal Comune di Palermo del Centro di iniziative musicali in Sicilia (CIMS), fondato nel 1982 con lo scopo di documentare la musica contemporanea palermitana a partire dagli anni ’60. Essa comprende CD, partiture musicali, lettere manoscritte, periodici, programmi di sala, bobine e cassette audio, libri, (inventari disponibili). La Soprintendenza archivistica per la Sicilia coordina sul territorio il censimento degli Archivi musicali del Novecento (referente Anna Di Francesco).

Claudia Oliva (Soprintendenza di Palermo. Servizio per i beni bibliografici e archivistici): il Polo della Biblioteca centrale della Regione siciliana, comprendente 27 biblioteche della provincia di Palermo, ha di recente esteso la propria rete ad altre tredici biblioteche; per ulteriori quattro biblioteche (tra cui la Biblioteca del Conservatorio di Palermo e la Biblioteca del Teatro Massimo) si stanno concludendo accordi a costo zero, in cui la catalogazione sarà effettuata da personale della Soprintendenza a partire dai libri non musicali. Con il piano pluriennale di digitalizzazione dei fondi antichi locali (2007-2013) si intende digitalizzare almeno un fondo musicale, scelto su indicazioni degli specialisti. Ulteriore obiettivo è quello di procedere con il censimento dei fondi musicali in Sicilia.

Consuelo Giglio (Conservatorio Trapani/AIB): fa presente come una convenzione con l’Università possa mettere a disposizione dei progetti catalografici sul territorio gli studenti formati con il corso di Biblioteconomia musicale attivato da alcuni anni al Dipartimento Aglaia, anche sottoforma di tirocini svolti all’interno del curriculum di studi.

Vincenza Zacco (Biblioteca centrale regione Siciliana): come spesso accade, all’accettazione dei doni la parte musicale è stata fisicamente scorporata e catalogata nel catalogo cartaceo. Ciò rende oggi necessario un progetto di riversamento dei fondi musicali nel catalogo SBN della biblioteca.
      Libretti. Nel 2007-2008 la Biblioteca ha acquisito il fondo del docente Pietro Mirabile (1650 libretti d’opera), che include il dono Ignazio Ciotti Albamonte, caratterizzato dalla presenza di dediche ed autografi dei compositori (es. Marinuzzi, Mascagni). Parte oggi del fondo è conservato alla Fondazione Cini (Venezia). Mirabile cercò di completare la raccolta con l’acquisto di libretti in originale o in fotocopia. I libretti successivi al 1830 sono già stati catalogati in SBN, mentre restano da catalogare quelli editi nel periodo 1808-1830, che verranno inseriti dopo il passaggio del Polo dal protocollo Unix a SBN-Web, previsto per i primi mesi del 2011. Tra gli altri fondi musicali da catalogare si segnala il fondo Sgadari di Lo Monaco, comprendente opere rare, periodici, spartiti musicali. La biblioteca è presente a questo corso con 6 catalogatori.

Dario Lo Cicero (Conservatorio di musica «V. Bellini»): la catalogazione online, realizzata con l’applicativo Bookmarkweb, consente, tra l’altro, di ricostruire i fondi ricevuti in dono dalla biblioteca del Conservatorio, riunendo virtualmente ciò che è stato separato come collocazione fisica. Conclude l’intervento una nota storica sulla biblioteca.

Maria Antonella Balsano (Università degli studi di Palermo. Dipartimento Aglaia, Sezione musica): la biblioteca del Dipartimento Aglaia, fondata nel 1950 e cresciuta con le donazioni periodicamente ricevute, fa parte del Sistema bibliotecario e Archivio storico di Ateneo dell’Università degli studi di Palermo con la sigla DSGLM. L’applicativo di sistema è Aleph 500. Ricerche effettuate negli anni passati, sono state raccolte in un catalogo cartaceo, che comprende anche i manoscritti musicali del Conservatorio di Palermo e il Fondo Favara-Tiby, donato all’Accademia nazionale di Scienze, Lettere ed arti di Palermo (PA0084).
      Quest’ultimo costituisce quasi un antecedente della biblioteca del Dipartimento, essendo stato costituito da Ottavio Tiby tra le fine dell’Ottocento e il 1955. Il fondo è oggi inaccessibile e vi è preoccupazione sulla sua destinazione, in quanto i locali che lo ospitano sono stati richiesti dall’Assemblea Regionale Siciliana.

Vincenzo Fulgaldi (Regione Siciliana, Assessorato e Dipartimento dei beni Culturali e dell’Identità siciliana, Soprintendenza di Trapani, Responsabile U.O. 11 per i Beni bibliografici e archivistici): l’Opac della Rete delle biblioteche della Provincia di Trapani, con i suoi circa 100.000 record, rappresenta il 15 % di quanto posseduto dalle biblioteche del trapanese. Il modello di catalogazione partecipata diffuso sul territorio ha dei limiti di funzionalità superabili con la creazione di un centro di servizio catalografico regionale, che si auspica possa essere istituito da una legge sulle biblioteche, tuttora mancante in Sicilia. Il trattamento specialistico dei fondi musicali conservati nelle realtà minori è strettamente connesso alla difficoltà di realizzare a livello locale forme adeguate di aggiornamento professionale.

Federica Riva (Iaml-Italia): l’associazione sta rivedendo le proprie attività di formazione e di aggiornamento professionale, nel senso di facilitare la diffusione di corsi a livello locale, anche in collaborazione con l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), partendo dalle esigenze e dai progetti specifici di ciascun territorio, e rinnovando le modalità della didattica.
Da parte di tutti gli intervenuti si dichiara la volontà di agire in tempi brevi per la valorizzazione delle fonti musicali sul territorio.

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Report finale del corso

Al corso hanno partecipato continuativamente diciassette iscritti, mentre una ventina di uditori, provenienti dalle biblioteche generali e dalla Soprintendenza di Palermo (Servizio per i beni bibliografici e archivistici), si sono alternati in momenti diversi del corso.
Oltre alla soddisfazione generale per le tematiche affrontate, si è registrata da parte dei responsabili di Biblioteche e delle Soprintendenze la volontà di agire in tempi brevi per la valorizzazione delle fonti musicali sul territorio, anche in collaborazione con le associazioni professionali AIB e IAML-Italia.

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© IAML Italia - 2011
ultimo aggiornamento: 23 febbraio 2011